Proveniamo da esperienze e generazioni diverse: dalla passione politica, dal mondo del lavoro, dalle associazioni attive nella società, dalle attività culturali, dalla scuola e dall’università, dall’attività medica e dalla ricerca.
In comune abbiamo molte battaglie civili e in particolare quella che ci ha visto, in occasione delle elezioni regionali, sostenere Emilia-Romagna Coraggiosa.
L’emergenza sociale e quella ambientale che sono state al centro di quell’esperienza, sono sempre di fronte a noi, anche nel nostro Comune e, per questo, intendiamo riprendere il cammino ed invitarvi a condividerlo.
Un semplice cartello elettorale non basterebbe, perché si esaurirebbe ben presto. Un nuovo partito non è all’ordine del giorno e non vogliamo proporlo. Serve invece creare un progetto civico e politico, che rinnovi il campo progressista, in senso ecologista, femminista, europeista, che continui a vivere nelle istituzioni e nella società.
Si può fare?
I consiglieri Regionali di Emilia-Romagna Coraggiosa ed Elly Schlein Vicepresidente stanno percorrendo questa strada.
Lo hanno fatto senza rinunciare a proporre idee innovative per il futuro della nostra Regione come il nuovo “Patto per il Lavoro e per il Clima” sottoscritto anche da realtà sindacali e sociali oltre che da soggetti del terzo settore ed associazioni ambientaliste, tale patto sarà riferimento anche per le nostre proposte.
Quell’esperienza e le altre che hanno preso vita a Imola, Vignola, Rimini e Faenza, dove si è costituita l’associazione “Faenza Coraggiosa”, possono rappresentare un esempio da seguire. Vale la pena di tentare.
Vogliamo dare vita a una Ravenna Coraggiosa, che sappia valorizzare quello che di buono è stato fatto, proporre le discontinuità necessarie, con forti innovazioni.
Non si tratta solamente di rispondere ad una destra sovranista e regressiva come è giusto fare, ma di riaffermare soprattutto valori positivi come la pace, l’antifascismo, i diritti umani e quelli delle minoranze, la dignità del lavoro, la tutela dell’ambiente, la centralità dei beni comuni, la legalità, il contrasto a vecchie e nuove fragilità, a vecchie e nuove solitudini.
Il contrasto alla disuguaglianza di genere deve essere riferimento in tutti i campi, perché solo affrontando questa primaria disuguaglianza è possibile affrontare anche le altre che rendono così ingiusta la nostra società.
Anche su questi temi le piazze delle Sardine hanno riportato al centro della scena l’esistenza di un popolo che può essere animato da questi valori e per questi tornare a impegnarsi.
Pensiamo pertanto che anche a Ravenna ci siano le condizioni perché questo progetto trovi ascolto e ci siano energie capaci di iniziare insieme un cammino per aprire una stagione di lotta e contrasto a chi semina odio, paura, divisioni.
Anche se in questi mesi il virus ci costringe ad un distanziamento forzato e ogni giorno rischia di erodere il concetto di comunità dobbiamo tenacemente mantenere i contatti e indirizzare la nostra iniziativa in modo che raccolga consensi e partecipazione.
Dobbiamo iniziare a discutere di:
- Affermare la centralità della differenza di genere nelle politiche pubbliche e private, perché alle donne sia assicurata uguaglianza reale nel lavoro e nella vita sociale, nella distribuzione dei carichi familiari e nei servizi di cura;
- Una sanità pubblica, universale e accessibile, che possa contare non solamente su una rete ospedaliera di qualità ma anche su presidi strutturati nel territorio all’altezza delle esigenze dei cittadini;
- Indirizzare la ripresa verso un’economia sostenibile che mantenga e allarghi l’occupazione, che intraprenda la transizione alle fonti rinnovabili, promuova la digitalizzazione, incentivi i lavori di manutenzione urbana e la messa in sicurezza del territorio, contribuendo a contrastare i cambiamenti climatici ampliando le aree naturali, migliorando la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo;
- Un patto per l'occupazione, che contrasti tutte le forme di sfruttamento e precariato, che tuteli dignità, stabilità, sicurezza, legalità e diritto al lavoro;
- Contrastare le disuguaglianze rafforzando il ruolo della scuola e dell’università, potenziando i servizi per l’infanzia, per i disabili e per la terza età, investendo in cultura, sport potenziando i grandi servizi pubblici per la comunità, affermando emancipazioni, diritti sociali e civili, contrastando le povertà e il divario digitale;
- Costruire una città inclusiva che assicuri pari opportunità e pari dignità alle persone, a prescindere dall'orientamento sessuale o di identità di genere; una città accogliente, aperta, che rifiuti ogni discriminazione razzista e si batta a difesa della buona accoglienza degli immigrati diffusa sul territorio;
- Un’urbanistica improntata ai principi della rigenerazione urbana, del consumo di suolo zero, di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente;
- Una nuova mobilità, efficiente sicura e non inquinante. Autobus ecologici in tutto il territorio, allontanare la pressione veicolare dal centro, estendere le aree pedonali, investire per ampliare e rendere sicuri i percorsi ciclabili in città, nel forese e nei lidi, potenziare i treni per persone e merci.
Ravenna Coraggiosa è un progetto, un'idea da pensare insieme. Abbiamo bisogno di idee e linguaggi nuovi. Abbiamo il tempo necessario per costruire una proposta innovativa col cuore a sinistra.
È il momento di avere coraggio.
Per aderire all’appello si può scrivere una mail all’indirizzo: perravennacoraggiosa@gmail.com, scrivendo ADERISCO ALL’APPELLO “PER RAVENNA CORAGGIOSA”.
Di seguito la lista degli aderenti:
- 1. Abdelbaki Iméne, educatrice e mediatrice interculturale linguistica
- 2. Albicini Michele, studente universitario
- 3. Aloisi Giovanni, studente universitario
- 4. Amici Daniela, revisore legale dei conti
- 5. Assirelli Ada, sindacalista
- 6. Babini Michele, presidente cooperativa sociale
- 7. Bacco Nicoletta, bibliotecaria
- 8. Balzani Lorenzo, studente universitario
- 9. Barattoni Adriano, pensionato
- 10. Baroncini Gianandrea, amministratore pubblico
- 11. Bartolotti Lorenza, volontaria associazioni femministe
- 12. Baruzzi Dario, infermiere ospedaliero
- 13. Battaglia Alessandro, quadro
- 14. Bazzocchi Annalisa, laureata specializzanda in legge
- 15. Beka Anissa Sofia, studentessa universitaria
- 16. Benanchi Sofia, studentessa universitaria
- 17. Biolcati Rinaldi Dario, ricercatore in economia
- 18. Bonaccorso Raffaele, pensionato
- 19. Bosi Rebecca, studentessa universitaria
- 20. Bratta Giulia, Attivista femminista
- 21. Casadei Lucia, studentessa universitaria
- 22. Castellucci Anna, pensionata
- 23. Chen Emma, studentessa universitaria
- 24. Colapietra Cristina, studentessa universitaria
- 25. Colombo Riccardo, attivista antifascista
- 26. Corbara Paolo, attivista sindacato pensionati
- 27. Corda Caterina, insegnante italiano e italiano L2/LS
- 28. Dadina Luigi, attore
- 29. Dadina Mauro, ricercatore CNR
- 30. De Carli Pierino, pubblicista
- 31. De Francesco Dario, operatore per la coesione e la sicurezza sociale
- 32. Distaso Michele, consigliere comunale
- 33. Dradi Gianluca, dirigente scolastico
- 34. Dradi Roberto, dirigente azienda pensionato
- 35. Dragoni Carlotta, insegnante
- 36. Esposito Domenico, studente universitario
- 37. Esposito Mariapia, studentessa universitaria precaria
- 38. Ferroni Chiara, studentessa universitaria
- 39. Fiori Noemi, studentessa universitaria
- 40. Focaccia Letizia, studentessa universitaria
- 41. Frignani Glenda, impiegata
- 42. Gasparini Luana, pensionata
- 43. Genni Gianna, tecnico laboratorio biomedico AUSL
- 44. Georgiou Giorgio, geologo
- 45. Ghinassi Sabina, critica d'arte e curatrice
- 46. Giangiulio Eleonora, studentessa universitaria
- 47. Giovinetti Marialibera, operatrice sanitaria
- 48. Goddi Salvatore, pensionato
- 49. Gravina Silvia, impiegata settore trasporti
- 50. Guidobaldi Nicoletta, docente universitaria UNIBO
- 51. Gusella Roberto, attivista sindacato pensionati
- 52. Impellizzeri Francesca, operatrice di accoglienza per donne vittime di violenza
- 53. Lama Sonia, avvocata
- 54. Leoni Maurizio, medico ospedaliero oncologo
- 55. Maioli Gino detto William, presidente Dinazzano Po spa
- 56. Majoni Elena, musicista
- 57. Mantovani Mariella, consigliera comunale
- 58. Mantovani Paola, insegnante
- 59. Marangolo Maurizio, ricercatore clinico
- 60. Martini Vittorio, artigiano parrucchiere
- 61. Masotti Maura, sindacalista
- 62. Masotti Maurizio, presidente Tracce Migranti ODV
- 63. Mastrogiacomo Patrizia, impiegata AUSL
- 64. Mauro Myryam, studentessa universitaria
- 65. Mengozzi Andrea, Insegnante
- 66. Merli Marco, medico anestesista rianimatore
- 67. Minestrini Maurizio, studente universitario
- 68. Missiroli Elena, studentessa universitaria
- 69. Mohanu Alexandru Toma detto Tony, dirigente associazione sportiva
- 70. Moltoni Massimo, studente universitario
- 71. Montanari Massimo, pensionato
- 72. Morigi Ilaria, avvocata
- 73. Morigi Valentina, amministratrice pubblica
- 74. Nocera Albino, rapper
- 75. Olivieri Carla, medico anestesista rianimatore
- 76. Orselli Pierangelo, pensionato Compagnia portuale
- 77. Paganelli Luca, lavoratore dipendente
- 78. Pasi Alessandro, operatore per la coesione e la sicurezza sociale
- 79. PäSo, 24 anni, fotografo
- 80. Peruch Nicola, musicista
- 81. Piaia Giovanna, impegnata nel volontariato
- 82. Pirazzini Paola, OSS operatrice socio-sanitaria
- 83. Popolo Gabriele, studente universitario
- 84. Porcellotti Giacomo, studente universitario
- 85. Ragazzini Mirko, ormeggiatore
- 86. Randi Lia, pensionata
- 87. Regard Cecilia, studentessa universitaria e attivista antifascista
- 88. Ricci Giulia, studentessa universitaria e attivista LGBT
- 89. Ricci Rebecca, studentessa universitaria
- 90. Rocchi Giovanni, assicuratore
- 91. Rossano Vincenzo, ormeggiatore
- 92. Saracino Andrea, ormeggiatore
- 93. Savini Feriano, pensionato
- 94. Senni Nevio, ambientalista
- 95. Sorrentino Ambra, studentessa universitaria
- 96. Spighi Stefano, impiegato GDO e sindacalista
- 97. Tripoli Luigi, studente universitario
- 98. Trombini Stefano, ormeggiatore
- 99. Tronconi Natascia, barista
- 100. Ventimiglia Franco, quadro
- 101. Ventimiglia Ombretta, educatrice
- 102. Veronese Francesca Maria, restauratrice
- 103. Veronesi Zoia, pensionata
- 104. Vicari Federica Francesca, organizzatrice di eventi
- 105. Vittorio Domenica, operatrice socio-sanitaria
- 106. Zangheri Michele, rapper ravennate
- 107. Bezzi Daniele, pensionato
- 108. Galli Armando
- 109. Dalmonte Loris
- 110. Simoni Nadia, pensionata
- 111. Landi Paolo, dipendente pubblico
- 112. Caccia Andrea
- 113. Piano Roberto, pensionato
- 114. Ragazzini Mirco
- 115. Bartolozzi Paola, pensionata
- 116. Pascoli Andrea
- 117. Zani Loredana
- 118. Garavini Katia
- 119. Guarini Elisa, educatrice
- 120. Rebucci Alberto, ambientalista
- 121. Mila Maktovic
- 122. Savorelli Angela
- 123. Bolognesi Daniele
- 124. Pirazzini Fulvia, disoccupata
- 125. Orlandini Camilla, impiegata
- 126. Naldoni Carlo, medico oncologo
- 127. Boattini Carlo
- 128. Ghinassi Mirta
- 129. Regard Federico
- 130. Puglia Luca
- 131. Torroni Alfredo
- 132. Cavina Maria
- 133. Barbieri Diletta, impiegata, attivista politica e femminista
- 134. Di Martino Teresa
- 135. Tarlazzi Elisa
- 136. Nuti Francesco
- 137. Baroncini Viviana
- 138. Siboni Mattia
- 139. Garavini Marzia, pensionata
- 140. Nivellini Antonio, pensionato
- 141. Castellucci Maria Adelaide, militante politica e movimenti femministi
- 142. Rosamilia Cristina
- 143. Actis Michele, studente universitario
- 144. Agusani Nello
- 145. Pancaldi Stefano
- 146. Ricciardelli Marco
- 147. Fiammenghi Miro
- 148. Maggini Roberto
- 149. Verrocchia Lida
- 150. Valenti Roberta
- 151. Galeotti Stefano
- 152. Cerboni Anna
- 153. Baroni Sergio, presidente fondazione ITSTEC
- 154. Triossi Omero, medico ospedaliero, gastroenterologo
- 155. Ricci Petitoni Riccardo, consulente d’impresa
- 156. Fausto Fantini, impiegato
- 157. Pasi Eliana
- 158. Masotti Claudia, educatrice
- 159. Margotti Giacomo
- 160. Elmare Carla
- 161. Bratta Mauro
- 162. Ravaioli Giacomo, ingegnere energetico
- 163. Madera Luisa, ginecologa
- 164. Belli Andrea
- 165. Marchini Beatrice
- 166. Tramonti Franco
- 167. Serafini Alessandra, attivista ambientalista, sostenibilità
- 168. Battistini Secondo
- 169. Leoni Graziella
- 170. Emiliani Alessandro, docente e libero professionista
- 171. Brunelli Bruno
- 172. Pozzetto Graziano, gastronomo e saggista
- 173. Balzani Gianluca, operaio
- 174. Gelli Maria
- 175. Cortesi Gianni, medico competente del lavoro
- 176. Amici Giordana
- 177. Fanti Ferrino
- 178. Zattoni Sara, artigiana
- 179. Baroncini Dolores, insegnante pensionata
- 180. Cellini Valerio, presidente associazione volontariato
- 181. Enrico Zuccherelli
- 182. Pettenati Fabio
- 183. Nesazio Andrea, operatore compagnia portuale
- 184. Rubino Maria
- 185. Rizzoni Simonetta
- 186. Margutti Irene, dottoressa in Storia
- 187. Roberto D’Angelo, commesso e store manager
- 188. Serena Giordano, commessa
- 189. Giovanni Sandrini, musicista
- 190. Chiara Spazzoli, operatrice legale Sprar
- 191. Angela Fabbri, docente attivista ambientalista
- 192. Ricci Alice, studentessa
- 193. Matteo Porcellotti
- 194. Enrico De Sanso, economista
- 195. Savini Claudio, ingegnere
- 196. Nivellini Guido
- 197. Passari Matilda
- 198. Igina Clemente
- 199. Porcellotti Stefano
- 200. Mazzolani Enrico
- 201. Guido Pasi
- 202. Gambi Laura
- 203. Bagioni Patrizia
- 204. Zuccherelli Sarah
- 205. Stanghellini Filippo
- 206. Lekli Bruno, educatore
- 207. Cirignotta Fabio, medico
- 208. Rockline Kwakye
- 209. Quach Amanda
- 210. Serafini Martina
- 211. Costa Ciro
- 212. Costa Sofia
- 213. Carini Alessandra
- 214. Raimondi Emiliano, pensionato
- 215. Randi Laura
- 216. Cortesi Luca
- 217. Babini Carla
- 218. Galloni Antonella
- 219. Borsi Laila
- 220. Galassi Emanuela
- 221. Fiorani Adele
- 222. Ortali Oreste
- 223. Zanotti Donatella
- 224. Romano Filippo
- 225. Padovani Filippo
- 226. Oggioni Silvana
- 227. Chiara Samorì, ricercatrice
Proveniamo da esperienze e generazioni diverse: dalla passione politica, dal mondo del lavoro, dalle associazioni attive nella società, dalle attività culturali, dalla scuola e dall’università, dall’attività medica e dalla ricerca.
In comune abbiamo molte battaglie civili e in particolare quella che ci ha visto, in occasione delle elezioni regionali, sostenere Emilia-Romagna Coraggiosa.
L’emergenza sociale e quella ambientale che sono state al centro di quell’esperienza, sono sempre di fronte a noi, anche nel nostro Comune e, per questo, intendiamo riprendere il cammino ed invitarvi a condividerlo.
Un semplice cartello elettorale non basterebbe, perché si esaurirebbe ben presto. Un nuovo partito non è all’ordine del giorno e non vogliamo proporlo. Serve invece creare un progetto civico e politico, che rinnovi il campo progressista, in senso ecologista, femminista, europeista, che continui a vivere nelle istituzioni e nella società.
Si può fare?
I consiglieri Regionali di Emilia-Romagna Coraggiosa ed Elly Schlein Vicepresidente stanno percorrendo questa strada.
Lo hanno fatto senza rinunciare a proporre idee innovative per il futuro della nostra Regione come il nuovo “Patto per il Lavoro e per il Clima” sottoscritto anche da realtà sindacali e sociali oltre che da soggetti del terzo settore ed associazioni ambientaliste, tale patto sarà riferimento anche per le nostre proposte.
Quell’esperienza e le altre che hanno preso vita a Imola, Vignola, Rimini e Faenza, dove si è costituita l’associazione “Faenza Coraggiosa”, possono rappresentare un esempio da seguire. Vale la pena di tentare.
Vogliamo dare vita a una Ravenna Coraggiosa, che sappia valorizzare quello che di buono è stato fatto, proporre le discontinuità necessarie, con forti innovazioni.
Non si tratta solamente di rispondere ad una destra sovranista e regressiva come è giusto fare, ma di riaffermare soprattutto valori positivi come la pace, l’antifascismo, i diritti umani e quelli delle minoranze, la dignità del lavoro, la tutela dell’ambiente, la centralità dei beni comuni, la legalità, il contrasto a vecchie e nuove fragilità, a vecchie e nuove solitudini.
Il contrasto alla disuguaglianza di genere deve essere riferimento in tutti i campi, perché solo affrontando questa primaria disuguaglianza è possibile affrontare anche le altre che rendono così ingiusta la nostra società.
Anche su questi temi le piazze delle Sardine hanno riportato al centro della scena l’esistenza di un popolo che può essere animato da questi valori e per questi tornare a impegnarsi.
Pensiamo pertanto che anche a Ravenna ci siano le condizioni perché questo progetto trovi ascolto e ci siano energie capaci di iniziare insieme un cammino per aprire una stagione di lotta e contrasto a chi semina odio, paura, divisioni.
Anche se in questi mesi il virus ci costringe ad un distanziamento forzato e ogni giorno rischia di erodere il concetto di comunità dobbiamo tenacemente mantenere i contatti e indirizzare la nostra iniziativa in modo che raccolga consensi e partecipazione.
Dobbiamo iniziare a discutere di:
- Affermare la centralità della differenza di genere nelle politiche pubbliche e private, perché alle donne sia assicurata uguaglianza reale nel lavoro e nella vita sociale, nella distribuzione dei carichi familiari e nei servizi di cura;
- Una sanità pubblica, universale e accessibile, che possa contare non solamente su una rete ospedaliera di qualità ma anche su presidi strutturati nel territorio all’altezza delle esigenze dei cittadini;
- Indirizzare la ripresa verso un’economia sostenibile che mantenga e allarghi l’occupazione, che intraprenda la transizione alle fonti rinnovabili, promuova la digitalizzazione, incentivi i lavori di manutenzione urbana e la messa in sicurezza del territorio, contribuendo a contrastare i cambiamenti climatici ampliando le aree naturali, migliorando la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo;
- Un patto per l'occupazione, che contrasti tutte le forme di sfruttamento e precariato, che tuteli dignità, stabilità, sicurezza, legalità e diritto al lavoro;
- Contrastare le disuguaglianze rafforzando il ruolo della scuola e dell’università, potenziando i servizi per l’infanzia, per i disabili e per la terza età, investendo in cultura, sport potenziando i grandi servizi pubblici per la comunità, affermando emancipazioni, diritti sociali e civili, contrastando le povertà e il divario digitale;
- Costruire una città inclusiva che assicuri pari opportunità e pari dignità alle persone, a prescindere dall'orientamento sessuale o di identità di genere; una città accogliente, aperta, che rifiuti ogni discriminazione razzista e si batta a difesa della buona accoglienza degli immigrati diffusa sul territorio;
- Un’urbanistica improntata ai principi della rigenerazione urbana, del consumo di suolo zero, di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente;
- Una nuova mobilità, efficiente sicura e non inquinante. Autobus ecologici in tutto il territorio, allontanare la pressione veicolare dal centro, estendere le aree pedonali, investire per ampliare e rendere sicuri i percorsi ciclabili in città, nel forese e nei lidi, potenziare i treni per persone e merci.
Ravenna Coraggiosa è un progetto, un'idea da pensare insieme. Abbiamo bisogno di idee e linguaggi nuovi. Abbiamo il tempo necessario per costruire una proposta innovativa col cuore a sinistra.
È il momento di avere coraggio.
Per aderire all’appello si può scrivere una mail all’indirizzo: perravennacoraggiosa@gmail.com, scrivendo ADERISCO ALL’APPELLO “PER RAVENNA CORAGGIOSA”.
Di seguito la lista degli aderenti:
- 1. Abdelbaki Iméne, educatrice e mediatrice interculturale linguistica
- 2. Albicini Michele, studente universitario
- 3. Aloisi Giovanni, studente universitario
- 4. Amici Daniela, revisore legale dei conti
- 5. Assirelli Ada, sindacalista
- 6. Babini Michele, presidente cooperativa sociale
- 7. Bacco Nicoletta, bibliotecaria
- 8. Balzani Lorenzo, studente universitario
- 9. Barattoni Adriano, pensionato
- 10. Baroncini Gianandrea, amministratore pubblico
- 11. Bartolotti Lorenza, volontaria associazioni femministe
- 12. Baruzzi Dario, infermiere ospedaliero
- 13. Battaglia Alessandro, quadro
- 14. Bazzocchi Annalisa, laureata specializzanda in legge
- 15. Beka Anissa Sofia, studentessa universitaria
- 16. Benanchi Sofia, studentessa universitaria
- 17. Biolcati Rinaldi Dario, ricercatore in economia
- 18. Bonaccorso Raffaele, pensionato
- 19. Bosi Rebecca, studentessa universitaria
- 20. Bratta Giulia, Attivista femminista
- 21. Casadei Lucia, studentessa universitaria
- 22. Castellucci Anna, pensionata
- 23. Chen Emma, studentessa universitaria
- 24. Colapietra Cristina, studentessa universitaria
- 25. Colombo Riccardo, attivista antifascista
- 26. Corbara Paolo, attivista sindacato pensionati
- 27. Corda Caterina, insegnante italiano e italiano L2/LS
- 28. Dadina Luigi, attore
- 29. Dadina Mauro, ricercatore CNR
- 30. De Carli Pierino, pubblicista
- 31. De Francesco Dario, operatore per la coesione e la sicurezza sociale
- 32. Distaso Michele, consigliere comunale
- 33. Dradi Gianluca, dirigente scolastico
- 34. Dradi Roberto, dirigente azienda pensionato
- 35. Dragoni Carlotta, insegnante
- 36. Esposito Domenico, studente universitario
- 37. Esposito Mariapia, studentessa universitaria precaria
- 38. Ferroni Chiara, studentessa universitaria
- 39. Fiori Noemi, studentessa universitaria
- 40. Focaccia Letizia, studentessa universitaria
- 41. Frignani Glenda, impiegata
- 42. Gasparini Luana, pensionata
- 43. Genni Gianna, tecnico laboratorio biomedico AUSL
- 44. Georgiou Giorgio, geologo
- 45. Ghinassi Sabina, critica d'arte e curatrice
- 46. Giangiulio Eleonora, studentessa universitaria
- 47. Giovinetti Marialibera, operatrice sanitaria
- 48. Goddi Salvatore, pensionato
- 49. Gravina Silvia, impiegata settore trasporti
- 50. Guidobaldi Nicoletta, docente universitaria UNIBO
- 51. Gusella Roberto, attivista sindacato pensionati
- 52. Impellizzeri Francesca, operatrice di accoglienza per donne vittime di violenza
- 53. Lama Sonia, avvocata
- 54. Leoni Maurizio, medico ospedaliero oncologo
- 55. Maioli Gino detto William, presidente Dinazzano Po spa
- 56. Majoni Elena, musicista
- 57. Mantovani Mariella, consigliera comunale
- 58. Mantovani Paola, insegnante
- 59. Marangolo Maurizio, ricercatore clinico
- 60. Martini Vittorio, artigiano parrucchiere
- 61. Masotti Maura, sindacalista
- 62. Masotti Maurizio, presidente Tracce Migranti ODV
- 63. Mastrogiacomo Patrizia, impiegata AUSL
- 64. Mauro Myryam, studentessa universitaria
- 65. Mengozzi Andrea, Insegnante
- 66. Merli Marco, medico anestesista rianimatore
- 67. Minestrini Maurizio, studente universitario
- 68. Missiroli Elena, studentessa universitaria
- 69. Mohanu Alexandru Toma detto Tony, dirigente associazione sportiva
- 70. Moltoni Massimo, studente universitario
- 71. Montanari Massimo, pensionato
- 72. Morigi Ilaria, avvocata
- 73. Morigi Valentina, amministratrice pubblica
- 74. Nocera Albino, rapper
- 75. Olivieri Carla, medico anestesista rianimatore
- 76. Orselli Pierangelo, pensionato Compagnia portuale
- 77. Paganelli Luca, lavoratore dipendente
- 78. Pasi Alessandro, operatore per la coesione e la sicurezza sociale
- 79. PäSo, 24 anni, fotografo
- 80. Peruch Nicola, musicista
- 81. Piaia Giovanna, impegnata nel volontariato
- 82. Pirazzini Paola, OSS operatrice socio-sanitaria
- 83. Popolo Gabriele, studente universitario
- 84. Porcellotti Giacomo, studente universitario
- 85. Ragazzini Mirko, ormeggiatore
- 86. Randi Lia, pensionata
- 87. Regard Cecilia, studentessa universitaria e attivista antifascista
- 88. Ricci Giulia, studentessa universitaria e attivista LGBT
- 89. Ricci Rebecca, studentessa universitaria
- 90. Rocchi Giovanni, assicuratore
- 91. Rossano Vincenzo, ormeggiatore
- 92. Saracino Andrea, ormeggiatore
- 93. Savini Feriano, pensionato
- 94. Senni Nevio, ambientalista
- 95. Sorrentino Ambra, studentessa universitaria
- 96. Spighi Stefano, impiegato GDO e sindacalista
- 97. Tripoli Luigi, studente universitario
- 98. Trombini Stefano, ormeggiatore
- 99. Tronconi Natascia, barista
- 100. Ventimiglia Franco, quadro
- 101. Ventimiglia Ombretta, educatrice
- 102. Veronese Francesca Maria, restauratrice
- 103. Veronesi Zoia, pensionata
- 104. Vicari Federica Francesca, organizzatrice di eventi
- 105. Vittorio Domenica, operatrice socio-sanitaria
- 106. Zangheri Michele, rapper ravennate
- 107. Bezzi Daniele, pensionato
- 108. Galli Armando
- 109. Dalmonte Loris
- 110. Simoni Nadia, pensionata
- 111. Landi Paolo, dipendente pubblico
- 112. Caccia Andrea
- 113. Piano Roberto, pensionato
- 114. Ragazzini Mirco
- 115. Bartolozzi Paola, pensionata
- 116. Pascoli Andrea
- 117. Zani Loredana
- 118. Garavini Katia
- 119. Guarini Elisa, educatrice
- 120. Rebucci Alberto, ambientalista
- 121. Mila Maktovic
- 122. Savorelli Angela
- 123. Bolognesi Daniele
- 124. Pirazzini Fulvia, disoccupata
- 125. Orlandini Camilla, impiegata
- 126. Naldoni Carlo, medico oncologo
- 127. Boattini Carlo
- 128. Ghinassi Mirta
- 129. Regard Federico
- 130. Puglia Luca
- 131. Torroni Alfredo
- 132. Cavina Maria
- 133. Barbieri Diletta, impiegata, attivista politica e femminista
- 134. Di Martino Teresa
- 135. Tarlazzi Elisa
- 136. Nuti Francesco
- 137. Baroncini Viviana
- 138. Siboni Mattia
- 139. Garavini Marzia, pensionata
- 140. Nivellini Antonio, pensionato
- 141. Castellucci Maria Adelaide, militante politica e movimenti femministi
- 142. Rosamilia Cristina
- 143. Actis Michele, studente universitario
- 144. Agusani Nello
- 145. Pancaldi Stefano
- 146. Ricciardelli Marco
- 147. Fiammenghi Miro
- 148. Maggini Roberto
- 149. Verrocchia Lida
- 150. Valenti Roberta
- 151. Galeotti Stefano
- 152. Cerboni Anna
- 153. Baroni Sergio, presidente fondazione ITSTEC
- 154. Triossi Omero, medico ospedaliero, gastroenterologo
- 155. Ricci Petitoni Riccardo, consulente d’impresa
- 156. Fausto Fantini, impiegato
- 157. Pasi Eliana
- 158. Masotti Claudia, educatrice
- 159. Margotti Giacomo
- 160. Elmare Carla
- 161. Bratta Mauro
- 162. Ravaioli Giacomo, ingegnere energetico
- 163. Madera Luisa, ginecologa
- 164. Belli Andrea
- 165. Marchini Beatrice
- 166. Tramonti Franco
- 167. Serafini Alessandra, attivista ambientalista, sostenibilità
- 168. Battistini Secondo
- 169. Leoni Graziella
- 170. Emiliani Alessandro, docente e libero professionista
- 171. Brunelli Bruno
- 172. Pozzetto Graziano, gastronomo e saggista
- 173. Balzani Gianluca, operaio
- 174. Gelli Maria
- 175. Cortesi Gianni, medico competente del lavoro
- 176. Amici Giordana
- 177. Fanti Ferrino
- 178. Zattoni Sara, artigiana
- 179. Baroncini Dolores, insegnante pensionata
- 180. Cellini Valerio, presidente associazione volontariato
- 181. Enrico Zuccherelli
- 182. Pettenati Fabio
- 183. Nesazio Andrea, operatore compagnia portuale
- 184. Rubino Maria
- 185. Rizzoni Simonetta
- 186. Margutti Irene, dottoressa in Storia
- 187. Roberto D’Angelo, commesso e store manager
- 188. Serena Giordano, commessa
- 189. Giovanni Sandrini, musicista
- 190. Chiara Spazzoli, operatrice legale Sprar
- 191. Angela Fabbri, docente attivista ambientalista
- 192. Ricci Alice, studentessa
- 193. Matteo Porcellotti
- 194. Enrico De Sanso, economista
- 195. Savini Claudio, ingegnere
- 196. Nivellini Guido
- 197. Passari Matilda
- 198. Igina Clemente
- 199. Porcellotti Stefano
- 200. Mazzolani Enrico
- 201. Guido Pasi
- 202. Gambi Laura
- 203. Bagioni Patrizia
- 204. Zuccherelli Sarah
- 205. Stanghellini Filippo
- 206. Lekli Bruno, educatore
- 207. Cirignotta Fabio, medico
- 208. Rockline Kwakye
- 209. Quach Amanda
- 210. Serafini Martina
- 211. Costa Ciro
- 212. Costa Sofia
- 213. Carini Alessandra
- 214. Raimondi Emiliano, pensionato
- 215. Randi Laura
- 216. Cortesi Luca
- 217. Babini Carla
- 218. Galloni Antonella
- 219. Borsi Laila
- 220. Galassi Emanuela
- 221. Fiorani Adele
- 222. Ortali Oreste
- 223. Zanotti Donatella
- 224. Romano Filippo
- 225. Padovani Filippo
- 226. Oggioni Silvana
- 227. Chiara Samorì, ricercatrice