Nel pomeriggio di oggi, in Consiglio comunale a Ravenna verrà presentata dai consiglieri di Ravenna Coraggiosa l’interrogazione dal titolo “Per una reale attuazione della Legge 194 in tema di tutela sociale della maternità e di interruzione volontaria della gravidanza”.
Nonostante siano passati più di 40 anni dall'entrata in vigore in Italia della conosciuta legge 194, il diritto delle donne di interrompere volontariamente la gravidanza, nei termini previsti dalla normativa, viene periodicamente messo in discussione, attraverso la propaganda antiabortista e con la presenza sempre più massiccia di sanitari obiettori di coscienza.
I dati più recenti confermano nel nostro Paese le percentuali preoccupanti: 69% dei ginecologi e il 46,3% degli anestesisti sono obiettori di coscienza.
“Dopo il post pubblicato su facebook dall’associazione LIbereDonne il 16 giugno scorso in cui veniva sottolineata l’illegittimità di un cartello affisso alla porta di una dottoressa di base del nostro territorio - che si preoccupava di informare le sue pazienti del fatto che non avrebbe fornito loro alcuna informazione sull’interruzione di gravidanza, sottolineando che non avrebbe emesso nessuna prescrizione per la pillola del giorno dopo - la discussione di fa sempre più urgente e necessaria”, commenta la capogruppo, Francesca Impellizzeri.
“E’ necessario conoscere la situazione sul nostro territorio – continua il consigliere di Coraggiosa, Luca Cortesi - ed è per questo che chiediamo, attraverso questa interrogazione, di esser informati circa il numero di medici, ginecologi e anestesisti, obiettori di coscienza presenti nei presidi sanitari situati e di esser aggiornati in quali strutture sanitarie è possibilr richiedere l’interruzione di gravidanza non ospedalizzata attraverso la somministrazione della RU486”.