Welfare

TAVOLO-WELFARE-ca╠C-rossa

Introduzione : le scelte strategiche compiute nel corso del mandato che si sta concludendo ,evidenziano un grande lavoro e impegno messo in atto dall’Amministrazione Comunale, che si possono sostanziare in 2 obbiettivi fondamentali e strategici raggiunti : il primo politico nel ritrovato protagonismo dell’Amministrazione nelle scelte pianificatorie del Welfare , il secondo organizzativo con l’ampliamento delle aperture degli sportelli nel territorio e l’aumento del personale. Tuttavia la situazione sociale che dovremo affrontare nel post pandemia, con un aumento di fasce sociali deboli e in difficoltà per una ridotta capacità economica , impongono per il futuro riflessioni e scelte mirate e precise.

Le politiche sociali non possono essere ridotte ad una mera erogazione di servizi dedicati alle fasce più deboli e fragili della popolazione , ma devono diventare un investimento per tutta la Comunità che siano un modello culturale di promozione culturale , di giustizia ,equità e solidarietà , e che ponga al centro i bisogni dei cittadini, e la dignità e i diritti degli operatori che ci lavorano.

La crescita delle vulnerabilità determinato dall’aumento dell’età della popolazione, già iniziato, ma che progressivamente è destinato a crescere , fotografa nel nostro territorio, sia in città che nel forese, un numero importante di nuclei familiari molto piccoli, spesso composti da un solo anziano e che sfociano spesso in fenomeni di solitudini involontarie. Inoltre si riscontra la tendenza progressiva a svuotare di servizi il forese ( chiusura di sportelli bancari e postali , riduzione di attività commerciali, edicole, generi alimentari e forni , farmacie e sempre meno presenze di giornate di presidio medico e o infermieristico, servizi di trasporto) che aumenta nella popolazione anziana lo stato di incapacità a gestirsi autonomamente anche per le piccole commissioni.

Vanno inoltre affrontate e cercate soluzioni legate al superamento delle barriere architettoniche ancora troppo frequenti nelle abitazioni di molti anziani, che in alcuni casi diventano veri e propri ostaggi delle proprie casa da cui non possono uscire per mancanza di ascensori o di scivoli che consentano loro di condurre una normale vita sociale. Fenomeno questo presente sia in alloggi di proprietà che della dotazione di alloggi di Acer.

Un altro punto che deve essere attenzionato è legato alle fragilità dei minori . I ragazzi allontanati dai nuclei familiari, e presi in carico dal Tribunale e da parte dei Servizi Sociali sono in aumento anche a seguito della vulnerabilità degli adulti che dovrebbero occuparsene, per svariati motivi : quali separazioni, conflittualità familiari, scarsa capacità genitoriale , ne discende la necessità di proposte e realizzazione di situazioni che accompagnino sia i minori interessati che un percorso con i genitori.

Aumenta poi il disagio determinato da perdita del posto di lavoro, o da una minore e ridotta capacità economica a seguito di situazione di crisi aziendali che va ad aumentare già l’ampia fetta di persone in difficoltà e fragilità economiche e povertà. Quest’ultimo anno, ha visto aumentare la fetta di popolazione che fa richiesta di aiuti attraverso buoni spesa, pagamento di utenze, mutui ,rate e canoni di locazione, etc.

Una nuova fascia grigia composta di lavoratori precari, stagionali giovani partite iva, lavoratori migranti si aggiunge a alla fascia cosiddetta di bassa soglia ovvero i senza fissa dimora , a chi utilizza i servizi dei dormitori ,mensa e ritiro pacchi alimentari. Sarà pertanto necessario mettere sotto osservazione il Disagio adulto e trovare soluzioni e proposte affinché ci siano risposte adeguate , prima che si attui il rischio per quelle persone di sprofondare in un buco senza via di uscita.

Sulle Disabilità , il nostro territorio ha una consolidata tradizione di opportunità e servizi grazie alla co- progettazione in essere con il Terzo Settore : socio occupazionali, centri diurni e residenziali , servizi educativi domiciliari, attività collaterali per il tempo libero, organizzati anche attraverso le numerose associazioni e cooperative presenti . Fino ad arrivare alle progettazioni del Dopo di Noi ,ancora però insufficiente per la richiesta futura che dovremo affrontare. Va però attenzionata la fase e il percorso di presa in carico nel passaggio ad età adulta che al momento si presenta insufficiente e con criticità da risolvere.

Un ‘altra questione da affrontare e risolvere è legata all’abitare , la dotazione di alloggi Acer a Ravenna è insufficiente e non è in grado di dare una risposta a 1100 persone in graduatoria , pertanto vanno ricercate soluzioni .

Proposte del tavolo

  1. Anziani : necessario un impegno per arrivare ad una Legge Nazionale per la non autosufficienza, richiesta sul tavolo del Governo da otre 11 anni con una proposta di Legge presentata dalle OO.SS e le firme necessarie depositate , anche da parte di chi amministra la città.
  2. rafforzare l’assistenza domiciliare, con un ampliamento del range di orario, che consenta di aumentare il sollievo dei care giver e dare un maggior servizio a chi viene assistito.
  3. aumentare i posti nelle strutture dedicate agli anziani investendo nella gestione pubblica anche in posti che accompagnino e diano risposte anche graduali , con strutture che abbiano posti dedicati anche ad anziani lievemente non auto sufficienti , con la possibilità di vivere in autonomia fino a che non si aggrava la loro situazione che li accompagni gradualmente alle CRA in cui vanno aumentati i posti accreditati.
  4. vanno tenute monitorate e andranno discusse con l’ASL le sostituzioni dei Medici di Medicina Generale affinché vengano garantite le prestazioni a tutti i cittadini , vanno fatti investimenti   sulle case della salute e sulla medicina di prossimità , le criticità che si evidenziano sono legate alle fasce degli orari di presenza e ai servizi offerti per ora ancora carenti. Per quanto attiene il servizio Asl di presa in carico e certificazione delle disabilità vanno fatti investimenti nel comparto della Neuropsichiatria sopratutto per la fascia delle ragazze e ragazzi che passano alla maggior età ; gli attuali tempi di presa in carico , tra i 24 e i 36 mesi , sono inaccettabili e precludono possibilità e percorsi a ragazze e ragazzi in una fascia di età evolutiva importante e lasciando il più delle volte sulle famiglie l’onere di trovare possibili e momentanee soluzioni.
  5. al fine di migliorare il rapporto paziente /medico vanno fatti investimenti sull’innovazione tecnologica, sull’alfabetizzazione sugli strumenti informatici e l’accesso digitale che favoriscano l’utilizzo della telemedicina ampliando la possibilità di prescrizione , trattamento e monitoraggio da parte degli operatori sanitari sugli anziani e anziane.
  6. vanno ripensati e rilanciati i consultori come luogo in cui incontrare figure trasversali dalla ginecologa all’ostetrica alla psicologa ad altro personale socio sanitario che accolgano e accompagnino bambini bambine, ragazze ragazzi, adulti e anziane anziani per il loro intero percorso di vita e in tutte le fasi evolutive.
  7. in un ottica di welfare generativo si dovrebbero inserire figure professionali nuove di riferimento dall’educatore di plesso con funzioni di coordinamento e raccordo con le politiche socio educative e socio sanitarie all’interno del percorso scolastico ma anche sperimentare la figura dell’educatore Territoriale che potrebbe essere un punto di riferimento e di raccordo fra le famiglie e l’Assistente sociale, che in ragione del forte turn over, pur essendo raddoppiati di numero risultano essere ancora insufficiente per il fabbisogno sociale del nostro territorio
  8. abbiamo la necessità con un pochino di coraggio in più di sperimentare davvero forme di cohausing, case di quartiere , soluzioni che portino ad una maggior integrazione fra le persone: giovani anziani, famiglie fra di loro , progetti che siano di inclusione anche per gli anziani e di mutuo aiuto.

Ripartiamo dalla partecipazione di tutti nel governo della cosa pubblica e anche da piccole cose e sperimentazioni che possono migliorare la vita a molti .

Il welfare è cultura , è un processo di crescita di comunità , di solidarietà che deve coinvolgere tutti gli attori civici e sociali e non solo gli addetti ai lavori e passa attraverso Equità, Dignità Solidarietà .


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Introduzione : le scelte strategiche compiute nel corso del mandato che si sta concludendo ,evidenziano un grande lavoro e impegno messo in atto dall’Amministrazione Comunale, che si possono sostanziare in 2 obbiettivi fondamentali e strategici raggiunti : il primo politico nel ritrovato protagonismo dell’Amministrazione nelle scelte pianificatorie del Welfare , il secondo organizzativo con l’ampliamento delle aperture degli sportelli nel territorio e l’aumento del personale. Tuttavia la situazione sociale che dovremo affrontare nel post pandemia, con un aumento di fasce sociali deboli e in difficoltà per una ridotta capacità economica , impongono per il futuro riflessioni e scelte mirate e precise.

Le politiche sociali non possono essere ridotte ad una mera erogazione di servizi dedicati alle fasce più deboli e fragili della popolazione , ma devono diventare un investimento per tutta la Comunità che siano un modello culturale di promozione culturale , di giustizia ,equità e solidarietà , e che ponga al centro i bisogni dei cittadini, e la dignità e i diritti degli operatori che ci lavorano.

La crescita delle vulnerabilità determinato dall’aumento dell’età della popolazione, già iniziato, ma che progressivamente è destinato a crescere , fotografa nel nostro territorio, sia in città che nel forese, un numero importante di nuclei familiari molto piccoli, spesso composti da un solo anziano e che sfociano spesso in fenomeni di solitudini involontarie. Inoltre si riscontra la tendenza progressiva a svuotare di servizi il forese ( chiusura di sportelli bancari e postali , riduzione di attività commerciali, edicole, generi alimentari e forni , farmacie e sempre meno presenze di giornate di presidio medico e o infermieristico, servizi di trasporto) che aumenta nella popolazione anziana lo stato di incapacità a gestirsi autonomamente anche per le piccole commissioni.

Vanno inoltre affrontate e cercate soluzioni legate al superamento delle barriere architettoniche ancora troppo frequenti nelle abitazioni di molti anziani, che in alcuni casi diventano veri e propri ostaggi delle proprie casa da cui non possono uscire per mancanza di ascensori o di scivoli che consentano loro di condurre una normale vita sociale. Fenomeno questo presente sia in alloggi di proprietà che della dotazione di alloggi di Acer.

Un altro punto che deve essere attenzionato è legato alle fragilità dei minori . I ragazzi allontanati dai nuclei familiari, e presi in carico dal Tribunale e da parte dei Servizi Sociali sono in aumento anche a seguito della vulnerabilità degli adulti che dovrebbero occuparsene, per svariati motivi : quali separazioni, conflittualità familiari, scarsa capacità genitoriale , ne discende la necessità di proposte e realizzazione di situazioni che accompagnino sia i minori interessati che un percorso con i genitori.

Aumenta poi il disagio determinato da perdita del posto di lavoro, o da una minore e ridotta capacità economica a seguito di situazione di crisi aziendali che va ad aumentare già l’ampia fetta di persone in difficoltà e fragilità economiche e povertà. Quest’ultimo anno, ha visto aumentare la fetta di popolazione che fa richiesta di aiuti attraverso buoni spesa, pagamento di utenze, mutui ,rate e canoni di locazione, etc.

Una nuova fascia grigia composta di lavoratori precari, stagionali giovani partite iva, lavoratori migranti si aggiunge a alla fascia cosiddetta di bassa soglia ovvero i senza fissa dimora , a chi utilizza i servizi dei dormitori ,mensa e ritiro pacchi alimentari. Sarà pertanto necessario mettere sotto osservazione il Disagio adulto e trovare soluzioni e proposte affinché ci siano risposte adeguate , prima che si attui il rischio per quelle persone di sprofondare in un buco senza via di uscita.

Sulle Disabilità , il nostro territorio ha una consolidata tradizione di opportunità e servizi grazie alla co- progettazione in essere con il Terzo Settore : socio occupazionali, centri diurni e residenziali , servizi educativi domiciliari, attività collaterali per il tempo libero, organizzati anche attraverso le numerose associazioni e cooperative presenti . Fino ad arrivare alle progettazioni del Dopo di Noi ,ancora però insufficiente per la richiesta futura che dovremo affrontare. Va però attenzionata la fase e il percorso di presa in carico nel passaggio ad età adulta che al momento si presenta insufficiente e con criticità da risolvere.

Un ‘altra questione da affrontare e risolvere è legata all’abitare , la dotazione di alloggi Acer a Ravenna è insufficiente e non è in grado di dare una risposta a 1100 persone in graduatoria , pertanto vanno ricercate soluzioni .

Proposte del tavolo

  1. Anziani : necessario un impegno per arrivare ad una Legge Nazionale per la non autosufficienza, richiesta sul tavolo del Governo da otre 11 anni con una proposta di Legge presentata dalle OO.SS e le firme necessarie depositate , anche da parte di chi amministra la città.
  2. rafforzare l’assistenza domiciliare, con un ampliamento del range di orario, che consenta di aumentare il sollievo dei care giver e dare un maggior servizio a chi viene assistito.
  3. aumentare i posti nelle strutture dedicate agli anziani investendo nella gestione pubblica anche in posti che accompagnino e diano risposte anche graduali , con strutture che abbiano posti dedicati anche ad anziani lievemente non auto sufficienti , con la possibilità di vivere in autonomia fino a che non si aggrava la loro situazione che li accompagni gradualmente alle CRA in cui vanno aumentati i posti accreditati.
  4. vanno tenute monitorate e andranno discusse con l’ASL le sostituzioni dei Medici di Medicina Generale affinché vengano garantite le prestazioni a tutti i cittadini , vanno fatti investimenti   sulle case della salute e sulla medicina di prossimità , le criticità che si evidenziano sono legate alle fasce degli orari di presenza e ai servizi offerti per ora ancora carenti. Per quanto attiene il servizio Asl di presa in carico e certificazione delle disabilità vanno fatti investimenti nel comparto della Neuropsichiatria sopratutto per la fascia delle ragazze e ragazzi che passano alla maggior età ; gli attuali tempi di presa in carico , tra i 24 e i 36 mesi , sono inaccettabili e precludono possibilità e percorsi a ragazze e ragazzi in una fascia di età evolutiva importante e lasciando il più delle volte sulle famiglie l’onere di trovare possibili e momentanee soluzioni.
  5. al fine di migliorare il rapporto paziente /medico vanno fatti investimenti sull’innovazione tecnologica, sull’alfabetizzazione sugli strumenti informatici e l’accesso digitale che favoriscano l’utilizzo della telemedicina ampliando la possibilità di prescrizione , trattamento e monitoraggio da parte degli operatori sanitari sugli anziani e anziane.
  6. vanno ripensati e rilanciati i consultori come luogo in cui incontrare figure trasversali dalla ginecologa all’ostetrica alla psicologa ad altro personale socio sanitario che accolgano e accompagnino bambini bambine, ragazze ragazzi, adulti e anziane anziani per il loro intero percorso di vita e in tutte le fasi evolutive.
  7. in un ottica di welfare generativo si dovrebbero inserire figure professionali nuove di riferimento dall’educatore di plesso con funzioni di coordinamento e raccordo con le politiche socio educative e socio sanitarie all’interno del percorso scolastico ma anche sperimentare la figura dell’educatore Territoriale che potrebbe essere un punto di riferimento e di raccordo fra le famiglie e l’Assistente sociale, che in ragione del forte turn over, pur essendo raddoppiati di numero risultano essere ancora insufficiente per il fabbisogno sociale del nostro territorio
  8. abbiamo la necessità con un pochino di coraggio in più di sperimentare davvero forme di cohausing, case di quartiere , soluzioni che portino ad una maggior integrazione fra le persone: giovani anziani, famiglie fra di loro , progetti che siano di inclusione anche per gli anziani e di mutuo aiuto.

Ripartiamo dalla partecipazione di tutti nel governo della cosa pubblica e anche da piccole cose e sperimentazioni che possono migliorare la vita a molti .

Il welfare è cultura , è un processo di crescita di comunità , di solidarietà che deve coinvolgere tutti gli attori civici e sociali e non solo gli addetti ai lavori e passa attraverso Equità, Dignità Solidarietà .

Ravenna Coraggiosa
Sede legale: via delle Industrie 9, 48123, Ravenna
Codice Fiscale: 92094680391
Elezioni Trasparenti